Elio Pecora - Fonte: Casa della Poesia |
Nelle tue palme dischiuse
lascia ch’io posi stasera
questo mio sonno di lacrime.
Né sei più tu chi diceva
"andremo..sempre..." Tu vai
incontro ad altre parole
per strade che non conosco
ed io rimango a pensare
se tutto fu gioco.
Elio Pecora
[...] Elio Pecora, in qualità di curatore dell’“Oscar” di Bellezza che esce nel 2002 (e quindi a sei anni di distanza dalla sua morte), cerca di descrivere in maniera efficace come Bellezza abbia tradotto in modello l’esperienza poetica, o meglio la testimonianza di vita e di morte che egli ha saputo trasfondere nella quotidianità di una versificazione mai libera da scatti verticali e accensioni liriche.
La voce di Bellezza – scrive Pecora, inquadrandone la tensione nel periodo immediatamente successivo a quello della Neoavanguardia degli anni ’60 – si levò assordante e suggestiva, insolente e derelitta, a dire del corpo e della diversità, a far esplodere un io sregolato, anche regressivo, portato agli estremi della confidenza e dello svelamento <35.
[...] Elio Pecora, facendo una stima delle pubblicazioni di poesia rilevanti negli anni Novanta sull’annuario «Poesia 2002-2003» diretto da Giorgio Manacorda, mette bene in evidenza ciò che andiamo considerando, aprendo l’elenco degli editori da lui raccolti ad una cerchia ben più ampia di quelli solitamente ritenuti istituzionali per la loro diffusione e il riscontro critico che ne deriva – anche e soprattutto – su quotidiani e riviste (Mondadori, Einaudi, Garzanti). La constatazione di partenza è la seguente: "Il numero di libri di versi pubblicati nell’ultimo decennio è più che considerevole: lo sanno bene i redattori delle pagine letterarie, i critici, i giurati dei premi anche terziari, i lettori avveduti. Non sono mancate le antologie, tutte o quasi tutte discutibili per la poca corrispondenza fra le premesse dell’esegeta e le scelte degli autori e delle opere. Quanto alle riviste, in diverse hanno dato spazio a nuovi autori e a riflessioni critiche. […] Dunque, se di «scrittura che va a capo» ne è stata pubblicata abbastanza, solo chi abbia letto o almeno scorso tutto potrà onestamente pronunciarsi su quanto ne è derivato a quella che chiamiamo poesia. Pure, dati per scontati parzialità ed errori, non è azzardato affermare che, nell’ultimo decennio, quel raro bene si è mostrato più di una volta. Bastino i libri di Luzi, di Loi, della Merini, di Raboni, di Isgrò, di Bandini, di Erba, le conferme di Umberto Fiori, di Antonella Anedda, di Bianca Tarozzi, gli esiti dei più giovani, ma già verso i quarant’anni, fra i quali Febbraro, Deidier, Palmese, Marotta". <81
Se neanche Pecora si esime dal mettere nero su bianco un elenco dei poeti tra i più rappresentativi degli ultimi anni (secondo il suo personale gusto e con riferimento a generazioni anche distanti fra loro), d’altronde proprio attraverso i nomi indicizzati è già possibile tracciare un panorama ondivago, che fa da specchio alla realtà di case editrici diverse e tra loro più o meno collegate.
[...] Tornando all’intervento di Pecora con cui si è aperta questa digressione, e venendo a una generazione successiva rispetto a quella di Luzi, Bandini, Erba, Isgrò, Loi, Merini e Raboni (ad eccezione dei primi due tutti nati negli anni Trenta), Elio Pecora indica una terna di nomi come «conferme»: Umberto Fiori, Bianca Tarozzi e Antonella Anedda.
Una constatazione certo in linea con i nomi dei «migliori esordienti» indicati da Giorgio Manacorda nell’Editoriale dell’annuario in cui si trova lo scritto di Pecora
[...] Elio Pecora dal canto suo, apre alla stagione della nuova leva dei poeti nati negli anni Sessanta, cogliendo in maniera meno netta gli esiti di una indagine periscopica, e che tuttavia si basa sull’ascolto perentorio delle loro voci. E invero, i più giovani tra gli autori citati da Pecora si incardinano negli assi meno noti dell’editoria di poesia, allargando ulteriormente il panorama delle case editrici di riferimento (coi relativi referenti) per un discorso sulla poesia degli anni Novanta.
35 E. Pecora, Introduzione, in D. Bellezza, Poesie 1971-1996, Mondadori, Milano 2002, p. VII.
81 E. Pecora, Editoria e riviste di poesia, in G. Manacorda (a cura di), Poesia 2002-2003. Annuario, Cooper&Castelvecchi, Roma 2003, p. 33.
Marco Corsi, Canone e Anticanone. Per la poesia negli anni Novanta, Tesi di dottorato di ricerca internazionale, Università degli Studi di Firenze, anni 2010/2012