martedì 13 gennaio 2015

Ventimiglia (IM), ex-Forte dell'Annunziata

L'ex-Forte dell'Annunziata a Ventimiglia (IM), che sorge a poca distanza dal centro storico di Ventimiglia Alta (o Vecchia), prende il nome dal Convento dei Padri Minori Osservanti del 1503, di cui l'attuale edificio é il risultato di una complessa ristrutturazione avvenuta nel tempo.
Nel Trattato di Parigi, stipulato dopo la caduta di Napoleone, l'Austria impose che una cospicua parte dell'indennità imposta alla Francia venisse assegnata al Piemonte per fortificare il proprio confine occidentale.
Sarà il giovane Carlo Alberto a farsi esecutore del grande programma di fortificazioni sul confine con la Francia, arrivando a far raddoppiare le fortificazioni che chiudevano i passi delle Alpi.
Con il ripristino della strada di collegamento con la Francia lungo la costa vi furono delle lagnanze da parte austriaca e in seguito fu deciso di costruire in Ventimiglia, vista la sua posizione strategica, una cittadella destinata a chiudere ai francesi quella troppo agibile via di penetrazione verso la pianura padana.
Furono incaricati degli studi il colonnello Malaussena e il tenente-colonnello Podestà inviati a Ventimiglia con il diciottenne luogotenente Camillo Benso di Cavour.
La progettazione seguì i criteri del campo trincerato, considerata anche la limitata portata delle artiglierie dell'epoca.
Il quasi limitrofo Forte San Paolo, risalente alla metà del 1200, venne in quel dunque modificato e ampliato, collegandolo alle mura della città (il centro storico vicino del borgo antico) con una cortina muraria e alla Ridotta o Fortezza dell'Annunziata con dei bastioni articolati e con un passaggio coperto. Si presentò alla fine dei lavori come un sistema fortificato, tendente al triplice scopo di battere i vicini paraggi, di chiudere la via della Riviera e di servire di punto estremo di sinistra della linea militare della vicina Valle del Roia.
Dopo la cessione di Nizza e dei territori affini, con regio decreto del luglio 1883 si ordinò la cessazione di ruolo di piazzaforte per Ventimiglia, per cui Forte San Paolo venne in gran parte demolito e la Ridotta dell'Annunziata declassata a Caserma con successivi lavori di modifica.
Forte S. Paolo allo stato attuale
Nei primi anni del Novecento il Forte dell'Annunziata, appunto perché ormai caserma, ha ospitato reparti dell'89° Reggimento di Fanteria, il quale si coprì di gloria - come sottolinea una nomenclatura esterna in tavole di bronzo - nella prima guerra mondiale anche su campi francesi (il Reggimento a metà anni '30 trovò sede più adeguata - e completa - nella Caserma Gallardi, sempre in Ventimiglia, e partecipò all'infausta campagna di Russia nel secondo conflitto, scrivendo, come tutta la spedizione militare italiana, una tragica pagina di storia, meritoriamente rivisitata nella zona e da me già riferita in altro blog, ma suscettibile di ripetizione anche qui).
Il Forte dell'Annunziata visto da lontano; Forte S. Paolo, in alto a destra, qui rimane nascosto dalla palme


Dopo la guerra vi fu subito l'abbandono, ma si ebbe poi la cessione della struttura da parte del demanio militare al Comune di Ventimiglia, che la cedette a sua volta alla nascente Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo.
Nel 1984 venne deciso di destinare il piano rialzato in epoca fascista come sede definitiva del Civico Museo Archeologico "Girolamo Rossi", aperto al pubblico nel 1990. Altre ristrutturazioni di rilievo hanno avuto luogo di recente, come si potrà notare dai link qui segnalati.



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