L'insediamento di Seglia, frazione di Ventimiglia (IM), posto in posizione dominante lo sbocco della Valle del fiume Roia ed in stretta correlazione con l'abitato di S. Bernardo, cela probabilmente nell'antica denominazione l'origine prediale romana quale possedimento di una gens Coelia, la cui presenza è peraltro attestata nel complesso con addirittura alcuni suoi ESPONENTI tra le massime cariche del Municipio imperiale di Albintimilium.
Verso il XIII secolo, stando agli atti del notaio Di Amandolesio, si apprende che a "SEGLIA" o meglio "UBI DICITUR CELIA", il 21 marzo 1261 veniva concessa in locazione una pezza di terra da Lanfranco Bulbonino de Turca a Guglielmo Calcia (doc.356).
Secondo la stessa fonte (doc. 505) il 7-XI-1262 vi esistevano delle proprietà di tali Guglielmo Crispino e Corrado Audeberto: da questo atto si apprende che nel luogo si trovava una "ROCHA", cioè una "rocca", un "fortilizio minore".
In base, poi, al documento 638 del 17 agosto 1264 si apprende che in questa contrada esisteva una terra gerbida, cioè non coltivata, di un certo Mauro Bonifacio, terra che confinava con le proprietà di Guglielmo Calcia e con quelle degli eredi del notaio Guglielmo Rafe e di Luchetus Medalie.
da Cultura-Barocca
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